Arthur Holm: Tecnologia al servizio delle persone
Molti osano prevedere come saranno le sale riunioni e conferenze del futuro. Tra le varie tendenze annunciate, una prevale su tutte le altre: il segreto sta nelle persone e nella loro intelligenza creativa.
Secondo il Forum Economico Mondiale, l’intelligenza creativa è una delle tre competenze principali che ogni azienda deve sviluppare entro il 2020 se vuole prosperare nel mondo competitivo e complesso della Quarta Rivoluzione Industriale. Le altre due abilità sono la capacità di risoluzione di problemi difficili e il pensiero critico.
Per molti, l’intelligenza creativa è il segreto del progresso e il motore della proattività su cui si basa il cambiamento. Dato che la trasformazione digitale e la quarta rivoluzione industriale sono termini che vanno di pari passo, sembra logico che questa forma di intelligenza sia una componente importante all’interno delle organizzazioni che guidano questo processo evolutivo e uno degli obiettivi che devono essere raggiunti. Ma non bisogna dimenticare che per parlare di intelligenza creativa bisogna essere in grado di analizzare a fondo un problema, trovare soluzioni fantasiose e ingegnose, combinandole con la sicurezza e le competenze necessarie per navigare nell’incertezza e nel caos.
Noi umani abbiamo bisogno di spazi che ci permettano di organizzare incontri che costituiscano esperienze memorabili, che ci permettano di promuovere lo scambio di idee, che ci ispirino, che incoraggino la creatività, la risoluzione dei conflitti e il processo decisionale.
Iniziamo ad analizzare gli obiettivi delle riunioni:
- Creare esperienze tese a promuovere la creatività per risolvere conflitti e trovare soluzioni
- Focalizzare e catturare la massima attenzione
- Promuovere la partecipazione e l’impegno di tutti i partecipanti
- Essere più produttivi ed efficienti
- Assumere decisioni
Pertanto, l’attenzione dovrebbe concentrarsi sulle persone e non sulla tecnologia. La tecnologia deve essere al servizio delle persone e non viceversa. Quante volte siamo entrati in una sala riunioni non appositamente allestita? Quanto tempo abbiamo perso collegando e sincronizzando i dispositivi? Alla ricerca del cavo adeguato? Riunioni attorno ad un tavolo caotico pieno di cavi? Con poca visibilità degli schermi e in cui è necessario girarsi scomodamente per leggere le informazioni? L’utente dovrebbe preoccuparsi solo dei contenuti e degli obiettivi della riunione; gli spazi dovrebbero essere facili da usare, facili da mantenere; la tecnologia dovrebbe essere al servizio della progettazione. Lo diceva anche Steve Jobs: “Il design non è solo ciò che si vede, ma come funziona”.
Design e funzionalità dovrebbero andare sempre di pari passo. L’uso della tecnologia integrata nel tavolo riunioni semplifica i processi e l’attività dello spazio. I tavoli riunioni sono l’asse principale su cui si svolge il processo creativo e risolutivo. Lavorare in uno spazio pulito, ordinato, con una tecnologia all’avanguardia integrata nel tavolo diventa una vera e propria esperienza indimenticabile. Lavorare con soluzioni estetiche, intuitive, facili da usare, personalizzate e in accordo con l’identità aziendale di ogni società, progettate per apparire silenziosamente e armoniosamente solo quando l’utente ne ha bisogno e per scomparire con cautela eliminando ogni barriera alla comunicazione interpersonale quando richiesto è già di per sé un atto che focalizza l’esperienza sulle persone.
E la tecnologia dovrebbe incoraggiare apertamente il pensiero creativo.